Nati in casa

di Giuliana Musso e Massimo Somaglino

con Giuliana Musso
regia Massimo Somaglino

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" ...la nascita è una normale funzione del nostro corpo, non una malattia..."

Si nasceva in casa, una volta. Nei paesi c'era una donna che faceva partorire le donne. La "comare", la chiamavano, era la levatrice, l'ostetrica insomma.
Nati in casa racconta la storia di una donna che fu levatrice in un paese di provincia di un nord-est italiano ancora rurale.

Storia tutta al femminile, dunque, storia di una dedizione costante e quasi sommessa al destino di una gente, che dura una vita e che non si risolve mai in un unico eroico gesto ma che rivoluziona il mondo dal di dentro, piano piano. Infatti questa vicenda non si trova nei libri di storia ma nel ricordo delle persone. L'abbiamo raccolta attraverso tante interviste e disegnata tracciando linee semplici tra un aneddoto e l'altro, memorie di fatti eccezionali solo per chi li vive. Come quando di notte suonava il campanello ed era sempre una corsa, a piedi, col calesse, in bicicletta e persino a dorso d'asino e accompagnata da almeno due persone perché anche la levatrice era una donna e di notte da sola con un uomo "foresto" non si poteva andare; o quando un giorno benedetto ebbe da assistere ben cinque partorienti e in quel piccolo paese nacquero cinque bambini sani in un sol giorno; quando in quella casa fece nascere il decimo bambino, dopo nove femmine, ed era un maschio, che lo alzò al cielo come un piccolo Mosè; e quando una giovane donna incinta che si voleva buttare nel fiume uscì dalla sua casa e non ci si buttò...quando erano così poveri che il bambino appena nato lo adagiarono in un cassetto...Eventi straordinari di vita quotidiana. O eventi quotidiani di una vita straordinaria. Come nascere. Prima la testa, poi le spalle...e sei nato. E attraverso la memoria, una analisi della maternità di oggigiorno : modi, tempi, luoghi, figure professionali e protagonisti reali.

NOMINATION PREMIO UBU 2002

"Giuliana Musso (Nati in casa): novellatrice delicata, equilibrista tra parole e movimento, in grado di rendere spettacolo un monologo."
Patalogo 2002 - Rossella Battisti

"Nati in casa di Giuliana Musso e Massimo Somaglino, un monologo denso di memorie - raccolte in giro per un Nord-Est contadino e scomparso intorno alla desueta figura della "levatrice". Un pezzo di teatro che non risparmia aspre critiche alle "moderne" pratiche ospedaliere relative alla nascita."
Patalogo 2002 - Mariateresa Surianello

Guarda la puntata di Report - Rai 3 (2004) con un estratto di 20 minuti dello spettacolo Nati in casa 

 

PREMIO HYSTRIO ALLA DRAMMATURGIA 2017

Motivazioni della Giuria 
Con una serie di creazioni, centrate su ciò che più vicino è al sentire della gente, in questi ultimi quindici anni Giuliana Musso si è imposta tra le autrici-perfomer più intense della scena italiana. La nascita, la morte, la fede, il sesso, la guerra: temi che toccano fino in fondo le donne e gli uomini contemporanei sono stati da lei esplorati con strumenti affini al giornalismo d’inchiesta e poi traslati in una drammaturgia limpida, portata in scena il più delle volte in forma di monologo, coinvolgente e sempre consapevole di ciò che il corpo del performer racconta a chi guarda. Spettacoli come Nati in casa (2001), Tanti saluti (2008), Sexmachine (2005), La fabbrica dei preti (2012), Mio eroe (2016), La base (2011) e Dreams (2011) sono esempi dell’efficace “giornalismo teatrale” a cui si è dedicata, ottenendo l’attenzione viva, spesso commossa, del pubblico. Artista della consapevolezza civile, Giuliana Musso registra dati, comportamenti, opinioni nei territori dove compie le proprie indagini (il Nordest italiano, soprattutto), ma non rinuncia all’empatia con lo spettatore, sia nei frequenti slanci comici sia nell’avvicinarsi, con pudore e partecipazione, a eventi altamente drammatici.  

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